Villains LTD

 

#27

EVERYBODY NEEDS SOMEBODY TO KILL

 

 

Una stanza d’albergo a Berlino, Germania.

La ragazza dimostra al massimo diciassette anni, anche con il costume nero ed il lungo mantello che ricade sul letto ancora da rifare.

Un’impazienza sempre maggiore si fa strada sul suo volto giovane ed elegante incorniciato in capelli corvini tanto scuri quanto è innaturalmente chiara, quasi albina la sua pelle.

La porta della stanza si spalanca con una folata di vento che quasi fa ribaltare i mobili della stanza.

-Come fai ad essere in ritardo ? – chiede in inglese.

-E’ questo paese del cavolo, non riuscivo a trovare l’indirizzo e chiedere informazioni è impossibile…

L’uomo che è appena entrato ha già passato la trentina, ma togliendosi la maschera blu dalle lenti protettive gialle le fa comunque un sorriso lascivo.

-Eclisse, immagino. Come ha fatto una ragazzina come te a entrare in un circolo del genere ?

-Questione di geni, Speed Demon. Anche se onestamente non ho ancora capito come abbiano fatto a rintracciarmi così facilmente…

-La Villains LTD non è l’unica organizzazione criminale ad aver fagocitato il Consiglio, dolcezza, solo quella che si è presa la fetta più grande.

-E così quando l’Impero Segreto ha deciso di organizzare questa “spedizione punitiva”, ha pensato bene di ripescare il mio numero dagli archivi del Consiglio e mandarti a reclutarmi…

-Non aspettarti un trattamento di favore solo perché sei l’ultima arrivata, ragazzina. A quanto mi dicono tutti i tuoi begli agganci sono crollati a Dresda e adesso sei un’agente indipendente, quindi cerca di starmi dietro e magari scoprirai qualche trucco da uno che fa questo mestiere da anni.

Lo sdegno di Eclisse viene inghiottito a forza, ma le circostanze la obbligano a questo. Recupera un piccolo cilindro dalla propria cintura, e lo lancia verso Speed Demon allargando poi le braccia avvolte dal mantello.

-Che stai facendo ? – chiede il velocista.

-Mi faccio dare un passaggio…

Eclisse si trasforma in una nebbia grigia, che si concentra e condensa all’interno del piccolo cilindro che poi si chiude da solo. Speed Demon la osserva perplesso mentre si rimette la maschera.

-Ed io che credevo che gli altri fossero strambi… Okay: Alaska, adesso.

 

Pochissimo tempo dopo, il sigillo del contenitore viene rilasciato e la nebbia grigia si condensa ancora nella figura avvolta dal mantello nero, il cui cappuccio stavolta copre anche la testa.

-Siamo già arrivati ? Quanto sei veloce !?

-Schifosamente veloce. Vogliamo entrare ? Scommetto che c’è ancora qualcuno in ritardo…

Eclisse si guarda intorno per riconoscere il posto. Se potesse essere più stereotipato, sospetterebbe di avere le allucinazioni. C’è una copiosa nevicata in atto, in ogni direzione ci sono solo chilometri e chilometri di neve, e la casa che hanno davanti sembra essere stata costruita in un avamposto di frontiera cent’anni fa.

Entrando, scopre che si tratta di un bar…o si tratterebbe, visto che è praticamente deserto. C’è un solo tavolo con delle persone, e parecchie bottiglie di alcolici.

Una di esse è una donna dalla profonda e abbondantissima scollatura, con una grande coda da serpente al posto delle gambe ben visibile anche sotto il tavolo. Un altro è il ritratto dell’uomo in doppiopetto anni 50, immacolato, persino col cappello. Al suo fianco la sua controfigura, un vecchio dai capelli bianchi e che non sembra essersi mai lavato per tutta la sua vita.

-Identificativo, Speed Demon, non ostile. Identificativo, Eclisse: scanning… - mormora l’uomo in doppiopetto, con voce monotona.

-Benvenuti al Bar With No Name – saluta la donna, alzandosi in piedi sulla sua coda.

-Schifosi bipedi sangue caldo… - prosegue il vecchio, tracannando un bicchiere di scotch.

Eclisse stringe la mano della donna, mentre Speed Demon si precipita a versarsi qualcosa da bere.

-Credevo che il Bar With No Name fosse a New York…miss…

-Yith. Società dei Serpenti – risponde lei sorridendo, e mostrando un paio di lunghissimi canini. La interrompe un attimo Speed Demon per chiarire:

-In realtà c’è uno di questi Bar per super-criminali in ogni stato d’America, e NY è solo il più frequentato. Qui non ci mette più piede nessuno da prima che Hulk fosse verde…

-Possiamo cominciare allora ? Vorrei concludere la missione prima dell’alba se possibile – taglia corto Eclisse, sedendosi a tavola ma tenendosi il più lontana possibile dal vecchio. Qualcosa in lui le da i brividi.

-Certo. Adattoide ?

L’uomo elegante cambia immediatamente forma, lasciando posto ad una sorta di muscoloso manichino bianco e senza una faccia. Al posto degli occhi si aprono due fessure, da cui esce una luce che proietta sul tavolo una mappa olografica della zona.

-Unità X-9 attiva. Le Avanzate Idee Meccaniche sono fiere di collaborare con gli altri rappresentanti delle coalizioni criminali avverse alla Villains LTD, con cui ci siamo trovati in diretta concorrenza da prima della loro stessa creazione. Grazie agli sforzi diplomatici e spionistici dell’Impero Segreto, abbiamo informazioni confidenziali che ci permettono di…

-Vogliamo tagliere corto e darci una mossa !? – si lamenta il velocista.

-Richiesta accettata. Questa mappa indica la posizione di una base segreta della Villains LTD, nome in codice Base Damocle, che riteniamo sia la loro testa di ponte per un attacco su larga scala contro il continente nord-americano. Tutti noi vorremmo sapere cosa stanno facendo. Nessuna delle nostre organizzazioni è in grado di espugnarla singolarmente senza incorrere in una repressione degli agenti attivi. Insieme, invece, saremo capaci di penetrare le loro difese e rubare il loro sapere senza farci trovare. In caso di scontro diretto, l’inestimabile esperienza di Eclisse nel batterli corpo-a-corpo si dimostrerà la nostra arma decisiva.

-Sembra un’operazione un po’ rischiosa…che appoggi abbiamo in caso di fallimento ? – chiede Eclisse.

-Ragazzina, non si fa strada in questo lavoro senza un po’ di rischi. Cane mangia cane, no ?

La voce, roca e rabbiosa, proviene dall’ingresso. I cinque super-criminali si alzano dal tavolo per osservare l’intruso, e ne restano sorpresi. L’energumeno si avvicina calmo e tranquillo, con passo leggero ma nervi tesi a squartare chiunque gli faccia perdere la pazienza.

-Chi ha fatto entrare Sabretooth !? – si meraviglia Speed Demon.

 

Eclisse ha un brivido lungo la schiena quando Sabretooth le appoggia un braccio sulle spalle, con forza minore di quella che si sarebbe aspettata.

-Si dicono parecchie cose interessanti su di te tra i mercenari, ragazzina. Hai un bel gruzzolo di poteri da parte, eh ? Ed un bel po’ di conoscenze, per essere appena entrata nel giro. Ma come, una sbarbatella in grado di tenere testa al grande Consiglio ? E di sconfiggere alla sua prima battaglia la Villains LTD ?

-Ecco…io… - balbetta la ragazza, chiaramente in soggezione del colosso.

-Non darti tante arie, sono io il capo qui ! Sei anche tu nella squadra ? Chi ti manda ? – coglie la sua attenzione Speed Demon.

-Un po’ nervosetto, piè veloce ? Stufo che le nuove leve continuino a sorpassare una vecchia palla al piede come te ?

-Calmatevi, tutti e due – alza la voce Yith, tenendo le mani vicine alle due mitragliatrici automatiche fissate alla cintura – Non siamo qui per combattere tra di noi. Lasciate da parte le scenate per quando ci sarà da spartirsi il bottino, d’accordo ?

-Per me va bene…il Club Infernale non mi paga abbastanza per far fuori anche voi – accetta Sabretooth.

-Saremmo stati informati di una variazione del programma – protesta il vecchio dai capelli bianchi.

-Chi è la cariatide ? – domanda il mutante, senza ricevere risposta.

-Non sappiamo neanche chi sia il tuo contribuente, Speed Demon, quindi faresti meglio a darti anche tu una calmata – nota acida Yith.

-Diciamo soltanto che il mio principale ha ancora un po’ di conti in sospeso con Switch…come me del resto… ed ha a cuore i rapporti diplomatici con l’Impero Segreto.

-Cioè lavori ancora per Justin Hammer…tipico.

-Sono un libero professionista, Sabretooth. Tu piuttosto come hai fatto a sapere di questo meeting ?

-Non dovresti neanche chiederlo, Speed Demon…quando Pathfinder ha spifferato ai quattro venti i segreti della Villains LTD, credevi davvero che avrebbe dimenticato il suo retaggio mutante e non avrebbe informato i suoi simili ?

-Se abbiamo finito di perdere tempo, possiamo cominciare con il piano ? Adattoide ? – incita Yith.

L’essere artificiale risponde alzandosi in piedi, ed iniziando ad alterare la propria forma per imitare quella di Sabretooth. Fa appena in tempo a farsi spuntare gli artigli, per poi allungare un braccio di un paio di metro e sollevare di peso il mutante per sbatterlo contro il muro.

-Ehi !!! Scommetto che questo nei piani non c’era !

-Scanning: RNA instabile, compensare. Profilo genetico confermato: 99.99% Homo Devians, classe mutaforma isomorfo. Identificativo: Slim Snake.

-Merda – risponde Sabretooth, ma non con la propria voce.

Un colpo di artigli recide il braccio dell’Adattoide, che inizia già a rigenerarsi quando il nerboruto mutante cambia quasi istantaneamente forma ricoprendosi di scaglie e diventando decisamente più magro. Slim avvicina una mano alla spilla viola a forma di V sul petto, ma il suo polso viene afferrato da Speed Demon.

-Non così in fretta…vorremmo prima fare due chiacchiere con te…

-Prendigli la trasmittente che poi lo ammazzo – lo interrompe Yith puntando una delle mitragliatrici sulla fronte di Slim – Devo ancora fargliela pagare per quando mi ha tagliato la gola…

-Lasciatelo a me, ci serve cosciente ! – protesta Eclisse.

Speed Demon, che dopo aver distrutto il grado era già pronto a mettere KO il Deviante con un pugno a 500 km/h, per quanto sorpreso si sposta alle spalle di Slim pur continuando a tenerlo fermo con forza.

-Viaggi parecchio tu, eh ? – saluta il criminale.

-Guardami negli occhi – ordina la ragazza, fissando gli occhi del rettile le cui pupille si dilatano dopo un paio di secondi. Subito dopo smette di agitarsi per sottrarsi alla presa di Speed Demon.

-Ecco. Adesso è ipnotizzato…ma sbrigatevi, non so per quanto potrò tenerlo così.

-Nessuna sorgente telepatica rilevata. Nessuna attività genetica. Ipotesi: capacità mistiche ? – teorizza l’Adattoide.

-Fatti i cazzi tuoi – è la risposta di Eclisse.

-Vale la pena provare. Quali sono i codici di accesso della Base Damocle ? – chiede il velocista.

-Augusto: Caio Giulio Cesare Ottaviano, primo Imperatore Romano dal 27 avanti Cristo al 14 dopo Cristo. Si mise in evidenza dopo la morte di Cesare…

-Blocco mentale, accidenti. Non ho idea di come aggirarlo !

-Terrestri incapaci. Ci penso io adesso – dice il vecchio decrepito, alzandosi in modo scoordinato dal tavolo. Non avendo ancora la più pallida idea di chi sia e non avendolo sentito fiatare per parecchio tempo, gli altri non sanno ancora come comportarsi. E vista la situazione, non lo fermano.

Il vecchio si avvicina a Slim Snake, e dalla sua bocca esce una massa nera e oleosa che si lancia all’interno di quella del Deviante. Prima che gli altri abbiano potuto rabbrividire, il vecchio cade a terra e Slim inizia ad avere le convulsioni.

-Che cazzo !?!? – è la reazione di Speed Demon, costretto a lasciar andare il Deviante che si trasforma continuamente cambiando un corpo al secondo e agitandosi sempre di più.

-Questo qui è morto – chiarisce Yith muovendo il cadavere del vecchio con la punta della coda.

-Controllo motorio… difficile… schifosi mutaforma… troppa spazzatura qui dentro… - si lamenta “Slim” tra una trasformazione e l’altra, agitandosi sempre più violentemente fino a quando non si ferma di colpo, abbassando la testa.

Gli altri criminali si guardano perplessi, ed alzano le spalle.

-Slim Snake ? Sei ancora tra noi ? – chiede Eclisse.

Quando il Deviante alza la testa e la guarda, lei fa un passo indietro. Non sono gli stessi occhi che ha ipnotizzato, da cui esce una sostanza nera che inizia a ricoprire le scaglie verdi.

-Non c’è nessuno Slim qui dentro. C’è soltanto Dreadface…con i codici della Base Damocle.

 

Anche se nessuno dei presenti conosce a fondo Slim Snake…ammesso che una persona del genere esista… è immediatamente chiaro che il suo modo di comportarsi è cambiato. Si erge alto e fiero…anche perché è più alto di prima, oltre ad avere le scaglie del corpo ricoperte di una sostanza nera. Tranne la faccia, completamente bianca tranne che per gli occhi rosso brillante.

La sua voce bassa e distorta, più sibilata che sussurrata, è diversa da qualunque altra abbiano mai sentito.

-Analisi: organismo xenogenico polimorfo, classe parassita attivo. Ricerca archivi: Dreadface, nemico di Fantastici Quattro e Fantastic Force. Status: agente indipendente ostile.

-Non più “indipendente”, Adattoide. Visto che sono precipitato su questa palla di fango che chiamate Terra, tanto vale approfittarne. Il mio nuovo alleato mi ha inviato a spiare sia voi che la Villains LTD, e con azione immediata assumo il comando di questa spedizione.

-Aspetta un secondo ! Questo non era nei patti ! Con che autorità…

-“Autorità” ? – ripete Dreadface, afferrando Speed Demon e lanciandolo come se non pesasse nulla contro il muro. Il velocista non si aspettava un simile aumento di forza dopo la possessione.

-L’autorità di Destino. Qualcuno di voi osa contrastarla ?

Speed Demon, che era già pronto a tornare all’attacco, si ferma. Anche Yith abbassa le armi, ed Eclisse si richiude nel mantello.

-Il…Dottor Destino ? E’ lui che ti manda ?

-Ho parlato fin troppo. Questo corpo non sa che cosa si trovi nella Base Damocle, ma sa come entrarci. Abbiamo poco tempo; se questo corpo non comunicherà all’Imperatore la sua posizione entro la prossima mezz’ora, tutti i codici verranno cambiati. Le difese dell’installazione sono di gran lunga superiori alle nostre capacità, e non possiamo sprecare l’occasione. Siete con me ?

L’indecisione dura solo qualche secondo.

-Stai scherzando ? Questa è l’occasione che aspettavo da sempre ! Destino può contare su di me ! – risponde entusiasta Speed Demon.

-Non mi piace…ma okay… - è meno entusiasta Eclisse.

-Suona bene per me – sorride Yith.

-Richiesta compatibile con le direttive imposte. Unità X-9 pronta all’azione – comunica l’Adattoide.

Dreadface sorride, ed è forse la cosa più paurosa che abbia fatto finora.

 

Pochissimo tempo dopo, cortesia di Speed Demon. I cinque super-criminali camminano (o strisciano in un caso) attraverso uno stretto corridoio sotterraneo, in realtà l’uscita di emergenza.

Mentre Dreadface digita i codici di accesso, il velocista si avvicina ad Eclisse.

-Tu avevi mai sentito parlare di questo tizio ?

-Onestamente ? Non avevo mai sentito parlare di nessuno di noi. Non facevo una vita troppo sociale…

-Allora come sei finita a lavorare per il Consiglio, visto che praticamente non lo conosceva nessuno finché non l’hanno distrutto ?

-Già, e si dice che tu abbia ammazzato Marasso – si intromette Yith.

-Cos’è tutto questo improvviso interesse ?

-C’è qualche problema umani ? – chiede Dreadface prima di completare il codice.

-Sì, siamo tutti qui per interesse o per soldi, ma non so se ci possiamo fidare di lei – risponde Speed Demon.

-Voglio soltanto dimostrare chi sono…e non ho trovato io né Marasso né il Consiglio. E’ stato Shades a mettermi in mezzo… eseguivo solo i suoi ordini.

-Interrogativo: perché ? Shades fa parte della Villains LTD – chiede l’Adattoide.

-Ma non gli piace come viene condotta, non penso sia un mistero per nessuno. Shades mi ha allenato per anni, prima perché lo aiutassi a recuperare la Chiave della Dannazione, poi per usarmi come arma contro la LTD nel caso in cui se li facesse nemici. Dopo la retata di Fort Knox, però, mi ha piantata in asso e ha deciso di fare tutto da solo…

-E quando non sei riuscita a rubare la Chiave della Dannazione, Shades si è assicurato che tu perdessi tutti i contatti e ti trovassi da sola. Non tutti i terrestri sono da buttare, sembrerebbe…

-Questa unità sollecita di proseguire la missione.

-Cercate di tenere un profilo basso.

 

Dopo la porta blindata, un breve corridoio e altre due porte blindate, il gruppo entra in una gigantesca stanza vuota che ha tutta l’aria di essere un enorme silos missilistico. Lungo il perimetro numerosi corridoi; tutta la struttura si estende per una quindicina di piani, quasi tutti sottoterra.

In lontananza, un montacarichi sta spostando delle casse di legno attraverso un grosso portale nero sospeso a mezz’aria. Davanti ad esso discutono un uomo in un costume completamente nero, ed una donna avvolta da un lungo mantello verde scuro.

-Switch e InsomniaAdattoide, trasformati in uno degli strumenti e registra tutto quello che si dicono. Tutti gli altri mi seguano, secondo questo corpo c’è un centro di comando cinque piani più in basso.

L’Adattoide annuisce, cambiando il proprio colore bianco per mimetizzarsi alla perfezione con la struttura. Cammina rapidamente ma senza emettere il minimo rumore, arrivando vicino ad uno degli scaffali vuoti e poi diventando uno scaffale vuoto, ma con dei sensori uditivi.

-Ma perché portarceli alla base nuova ? – chiede Insomnia.

-Che cazzo ne so, per fare scena forse. Tutta questa storia mi piace poco…

-Freeman, tu lo dici di qualunque missione.

-Dopo Pathfinder, mi dai ancora torto ?

-Ehi, almeno DeCeyt si è scusato no ? Anche lui può prendere un abbaglio, devi ammettere che l’avevano incastrata per bene. Tutti pensavamo che fosse una traditrice ! Se vuoi la mia opinione, il fatto che DeCeyt abbia fatto un errore così colossale è solo un bene. Vuol dire che è un essere umano.

-A meno che quell’errore non lo abbia fatto di proposito

-Sei sempre il solito paranoico…un momento. Quello scaffale prima non c’era.

Insomnia ha infatti intravisto lo scaffale che ha alle spalle grazie ad un riflesso, ed ora si avvicina sospettosa.

-E poi il paranoico sarei io ?

-Stà zitto, Freeman. Io non metto in discussione i tuoi portali, tu non mettere in discussione la mia percezione spaziale. Insomnia a Laser Vivente, hai un minuto ?

-Che c’è ? – chiede il lampo di luce apparso istantaneamente dietro Insomnia, che sussulta.

-Aaah !!! Porca puttana, Laser, piantala di fare così !!!

-Scusa. Possiamo sbrigarci ? Ho un appuntamento con l’Imperatore e l’Uomo Radioattivo tra due minuti.

-Nessun problema. Tu che sei l’esperto… sbaglio o c’è una distorsione ottica attorno a quello scaffale ? Guarda l’ultravioletto…

-Niente male, anche io avrei fatto fatica a vederlo quando ero di carne e ossa…

-Vorreste spiegare anche a qualcuno che non ha la super-vista ? – protesta Switch.

-Certo. Abbiamo degli intrusi – spiega il Laser Vivente, colpendo con una scarica ad alta energia lo scaffale che invece di liquefarsi si modella per evitare il raggio. Quando il resto della struttura è ancora una poltiglia amorfa bianca, un tentacolo di forma cristallina si lancia verso il Laser e lo avvolge rapidamente.

Insomnia imbraccia un fucile e Switch estrae delle pistole da un portale sulla cintura, e la poltiglia prende la forma dell’Adattoide.

-Scanning: supervista, agilità e resistenza sovrumana, generazione di fotoni ad alta energia, teletrasporto. Adattamento in corso.

-Carino. Giochiamo ? – invita Insomnia.

 

Lungo il corridoio, le luci sono basse. Il corpo fluorescente dell’Uomo Radioattivo illumina di riflesso lo scienziato che gli è a fianco, mentre il suo camice da laboratorio sembra quasi sul punto di rompersi per quanto sta stringendo i suoi muscoli.

-Neanche aumentando la percentuale di cadmio e carbonio sopra l’80% ? E’ difficile da credere…

-La reazione continua ad essere troppo energetica per poter essere controllata, dottor Lu. La massa critica necessaria è talmente bassa che distruggeremmo l’intera base senza neanche armare la testata.

-Ah…non so…

L’Uomo Radioattivo si ferma e si appoggia alla balconata, guardando giù dal silos. Speed Demon ne approfitta per afferrare al volo lo scienziato e far sì che non emetta un suono mentre Dreadface schizza fuori dalla bocca di Slim Snake e si insinua nel corpo dell’inerme civile.

-…capisco la sicurezza mondiale e la necessità di poter fare la differenza, ma mi chiedo se non stiamo giocando col fuoco.

-Che cosa intende, dottor Lu ? – chiede la voce dello scienziato, ma dietro la domanda c’è Dreadface.

-Mi chiedo se DeCeyt non sapesse fin dal principio che l’esperimento per creare altri super-soldati radioattivi si sarebbe rivelato un vicolo cieco, e mi abbia assunto solo perché gli fornissi il maggior numero possibile di testate nucleari.

Eclisse quasi si lascia scappare delle parole di sorpresa, ma Yith le copre immediatamente la bocca indicandole invece il corpo svenuto di Slim Snake da nascondere.

Si sente un’esplosione in lontananza, ma nessuno degli infiltrati fiata. Speed Demon si limita a portare un dito alla bocca per segnalare di continuare a stare zitti, ed è già scomparso.

-Ma insomma, possibile che non si possa lavorare in pace ? Giuro, da quando DeCeyt ha trasferito qui i suoi agenti… - si lamenta l’Uomo Radioattivo prima di cercare di premere una delle tre V viola appuntate sul camice.

“Cercare”, perché il suo interlocutore non glielo lascia fare. La cosa che sorprende di più l’Uomo Radioattivo non è questa, ma il fatto che non riesca a liberarsi nemmeno quando inizia ad usare la sua forza sovrumana.

-Professore, ha perso la testa ?

-No, ma mi piace cambiarla – risponde la voce di Dreadface, che si lancia verso l’Uomo Radioattivo e ne avvolge completamente la testa.

Cerca di strapparsi l’alieno di dosso, ma non è semplice come sembra. La sua pelle inizia a diventare calda, a mano a mano che Dreadface si fa strada per le vie respiratorie.

Con un unico strattone però se lo strappa finalmente di dosso, lanciandolo addosso al professore. Il camice inizia a fumare, e la sua pelle è di un colore più acceso.

-Razza di…cosa credevi di fare !?

Dreadface, al suo stato naturale, si agita leggermente prima di rilanciarsi all’interno dello scienziato. Le mani dell’Uomo Radioattivo si illuminano, e rilasciano una potente scarica energetica contro il poveraccio che viene ridotto ad uno scheletro appoggiato ad una parete di metallo fuso per il grande calore.

-E noi dovremmo combattere un tipo del genere !? – si lamenta Yith.

-Nessun problema – risponde Eclisse abbassando il cappuccio sul volto, e preparandosi all’attacco quando la donna-serpente la afferra per il mantello.

-Sei impazzita !? Quel tizio è radioattivo !

-Tu resta qui al sicuro. La radiazione non può farmi niente.

 

Qualche livello più sotto. L’Adattoide spara proiettili dalle mitragliatrici in cui si sono trasformate le sue mani, e raggi laser dagli occhi. Insomnia evita i primi con delle acrobazie, Switch para i secondi con un portale, mentre il Laser Vivente è ancora imprigionato nella struttura cristallina.

-Credo sia il momento di chiedere rinforzi, Switch ! – sollecita Insomnia.

-Strategia inefficace. Adattamento: teletrasporto.

L’androide scompare in un batter d’occhio, ricomparendo alle spalle di Switch e sparandogli. Il ladro se ne accorge e si teletrasporta appena in tempo, subito inseguito in una danza su più dimensioni. Dopo una complicata serie di spostamenti, però, Switch appare per un attimo proprio di fronte alla gabbia del Laser Vivente che viene liberato da una raffica di proiettili.

-Coglione. Tutto tuo, Laser…

La gabbia cristallina è stata appena incrinata, ma questo basta perché l’essere di luce si libero e concentri tutto il suo potere in un’unica scarica fotonica diretta contro l’Adattoide troppo velocemente perché possa evitarla.

L’istante dopo, le gambe dell’Adattoide barcollano. Su di esse non è rimasto nulla di intatto. Dietro, un buco spesso quasi tre metri e dai bordi perfettamente lisci.

-Per qualcuno che si muove alla velocità della luce, ti fanno fesso un po’ troppo spesso Laser – lo canzona Insomnia.

 

L’Uomo Radioattivo incenerisce un’altra parte del corridoio, cercando di colpire il corpo fluido di Dreadface che in mancanza di un corpo da possedere si limita a strisciare. Viene distratto da una nebbia grigia che lo avvolge, e da cui si materializzano due braccia che iniziano a prenderlo a pugni.

-Sei forte, ma io ho combattuto con Thor. Cosa credi di poter fare !?

-Distrarti. Yith ?

La donna-serpente approfitta della nebbia e salta addosso all’Uomo Radioattivo, stringendo i suoi artigli attorno alla gola verde ed avvicinando i canini avvelenati al suo collo. Memore della spiacevole esperienza di un alieno viscido che cerca di entrarti nell’esofago, l’Uomo Radioattivo si agita e per un istante perde la calma.

Le sue cellule si surriscaldano, ionizzando l’aria e rilasciando un’ondata di radiazioni. Yith urla, ritrovandosi abbracciata a un corpo la cui pelle ha una temperatura di quasi 100 gradi.

-Yith !!! Bastardo, doveva solo farti svenire !!! – si arrabbia Eclisse, riprendendo forma solida e mettendo tutta la sua forza in un gancio destro alla mascella dell’Uomo Radioattivo.

Il colosso incassa il colpo, facendo addirittura mezzo passo indietro. Poi si ricompone, massaggiandosi la mascella.

-Niente male, ragazzina. L’ho quasi sentito… ancora qualche decennio, e potresti persino farmi del male.

Eclisse non prova nemmeno ad evitare la scarica di radioattività che la investe, e che non sembra farle assolutamente niente. L’unica reazione è farle stringere i denti in segno di rabbia e frustrazione.

-Impossibile ! Per quanto tu sia forte, una dose così massiccia di radiazioni avrebbe dovuto avere effetto ! Nessun essere vivente può resistere a così tanto !

Un’ultima dose di radiazione colpisce Eclisse. I vestiti dell’Uomo Radioattivo bruciano, ed il pavimento inizia a fondere. Eclisse si muove in avanti, avvolgendosi nel suo mantello.

Le labbra ora si piegano in un sorriso a pieni denti. L’Uomo Radioattivo ne nota solo quattro: i canini.

-E cosa ti fa credere che io sia viva ?

Due mani femminili afferrano da dietro il collo dell’Uomo Radioattivo, stringendosi attorno alla carotide. Il colosso cerca di liberarsi, ma non ci riesce e cade a terra privo di sensi.

-Yith ? – chiede Eclisse alla donna-serpente in piedi sulla sua coda, dalla cui pelle si staccano grosse scaglie e a cui sono caduti un po’ di capelli.

-Yith non può uscire a giocare al momento – risponde la voce di Dreadface.

 

Speed Demon passa attraverso la porta blindata, e ridiventa solido con un giramento di testa.

“Wow…il potenziamento che mi ha fatto Hammer è una figata, ma non sono troppo sicuro di sentirmi bene…”

Il velocista si schiarisce subito le idee guardandosi attorno. C’è un gigantesco schermo che rappresenta un planisfero, la cui superficie è costellata di linee che partono da sette punti … due nelle Americhe, uno in Europa, uno in Asia, in Africa, in Australia e in Antartide. Solo le linee che partono dall’America sono rosse, e Speed Demon riconosce il punto da cui partono.

E’ il punto dell’Alaska in cui si trova, del resto.

“Cos’è questa roba ? Linee di comunicazione ?” si domanda mentalmente.

-Traiettorie missilistiche – dice una voce alterata meccanicamente, che Speed Demon non ha mai sentito ma che identifica immediatamente.

-L’Imperatore del Crimine ?

Il suo interlocutore si lascia vedere, ora, proprio davanti allo schermo. Indossa un elegante completo nero con risvolti violacei, su cui spiccano le cinque spille a V che lo identificano come capo assoluto della LTD. Indossa il suo casco metallico viola scuro, i cui unici dettagli sono una grossa fessura a V all’altezza degli occhi e due più piccole dove si dovrebbe trovare la bocca.

-Avevo previsto il suo anticipo, ma spero che non sia controproducente. Detesterei dovermi ripetere per i suoi compagni d’avventura…

Una nebbia grigia passa attraverso un’altra porta, subito dopo sfondata dal corpo di Yith in chiaro deterioramento e dalla faccia completamente bianca.

-In perfetto orario – si compiace l’Imperatore – Signor Sanders, signorina Eclisse…Dreadface… immagino che siate pronti a firmare.

Con un gesto della mano, l’Imperatore indica il tavolo che è appena uscito dal pavimento e da cui si sono staccate tre sedie. Sulla sua superficie, tre scarni plichi di carta.

-Firmare cosa ?

-Ma come, Dreadface, credevo che ormai si fosse ambientato sul nostro pianeta. I vostri contratti, naturalmente.

 

Con indicibile indifferenza, Speed Demon ed Eclisse si siedono mentre “Yith” si limita ad appoggiarsi sulla coda arrotolata. Tutti sfogliano rapidamente gli incartamenti.

-Ma credevo che dietro tutto ci fossero il Dottor Destino e l’Impero Segreto ? – chiede Speed Demon.

-Gli orizzonti criminali, signor Sanders, si stanno per allargare esponenzialmente. Vedete, ho un grosso problema personale…sono un uomo dai molti interessi e dalla sfrenata ambizione. Quando ho creato la sezione mercenaria della Villains LTD, essa non era che il mio primo passo per la scalata alla criminalità. Ora che mi accingo ad espandere i miei orizzonti su scala planetaria, mi ritrovo in stretto bisogno di nuovi assistenti…e cosa molto più importante, di alleati. Così ho raggiunto un accordo con i vostri mandanti e quelli dei vostri ex compagni… voi avreste prestato i vostri servizi a me, e in cambio avreste mantenuto un certo grado di indipendenza continuando a fare rapporto ai vostri signori.

-Allora perché tutti gli altri sono morti ? E poi io non lavoro per nessuno ! – protesta Eclisse.

-Ma avevo bisogno di sapere se potevo convertirla alla mia causa, signorina. Inoltre, esigo certi standard dai miei sottoposti. Coloro che non sono sopravvissuti a questa “iniziazione” sarebbero comunque morti alla prima missione, come certamente i miei meno solerti alleati speravano.

-E la missione di spionaggio ? Perché vuol far sapere ai suoi concorrenti che cos’è la Base Damocle ?

-Perché la maggiore piaga dei super-criminali sono le guerre fratricide, Dreadface. Se smettessimo di combattere per un attimo e ci unissimo, non avremmo nessuna opposizione possibile. E poi perché l’unico modo in cui l’Operazione Damocle può riuscire è questo, dato che sarebbe impossibile nascondere i miei piani sulla lunga scadenza. Questo è, lo avrete capito, un grande silo missilistico. Possiedo abbastanza testate nucleari da distruggere metà degli Stati Uniti, e con la collaborazione dei vostri capi presto potrò teleportarle invece di lanciarle. Una coalizione in grado di controllare una forza d’azione capillare potrebbe usare questo network per essere assolutamente inattaccabile… ma ovviamente, nessun uomo può fare questo da solo. Neppure io.

-Destino la ucciderebbe se volesse tenerlo per se, ma se poteste controllarlo insieme…capisco, ma è un gioco molto pericoloso – inizia a comprendere Speed Demon.

-Non capisco perché tutta questa fatica se ha già la Chiave della Dannazione. Per causare la fine del mondo basta quella – protesta Eclisse.

-Verissimo, signorina, se al mondo esistesse solo la magia. Qualunque piano per la conquista del mondo…qualunque, anche mio… è destinato al fallimento. La storia ce lo insegna. Ma se i maggiori criminali del mondo si riunissero per portare avanti più piani, allo stesso tempo…niente e nessuno ci fermerebbe.

-Tutto molto interessante, ma cosa ci guadagno io ? – taglia corto Speed Demon.

-Prima di tutto, denaro e prestigio. La possibilità di essere un giocatore chiave nei destini del mondo. Non so dirle chi controllerà la Terra quando tutto questo sarà finito…e ci vorranno decenni… ma una cosa posso garantirla: a spartirsela saranno gli uomini al vertice di questo progetto.

-Ci sto – risponde Speed Demon, firmando.

-Destino mi ha già promesso una posizione di comando…i mezzi per me non cambiano, anche se avrò presto bisogno di un altro ospite. Questo corpo morirà di acuto avvelenamento da radiazioni tra pochi minuti…

-Le farò avere tutti i corpi di cui necessita, Dreadface, come può leggere nel suo contratto.

-Mio padre non sarà affatto contento di tutto questo, vero ? – domanda Eclisse.

Sotto il casco, in maniera quasi impercettibile, Augustus DeCeyt abbozza l’ombra di un sorriso.

-Mi auguro proprio di no.

 

Qualche minuto dopo, quando altre domande sono state risposte. L’Imperatore si toglie il casco, appoggiandolo sul tavolo ed osservando la mappa. Vertice. Quella parola gli è piaciuta.

Batte qualche volta le dita sul casco, riflettendo. E’ rischioso. Ma non riesce a immaginare una sfida migliore per il suo intelletto… il suo problema con l’affare Pathfinder, ha deciso, sono state le interferenze esterne. Troppi fattori da considerare, troppe incognite…è chiaro che le sue cavie non possano comportarsi in maniera logica. Come studiare il comportamento umano in questo caos ?

La soluzione è semplice: annullare ogni interferenza alla radice. Distruggere ogni centro di comando che non sia nelle sue mani.

Un po’ come conquistare il mondo…

-Link. Accedere ad ogni banca dati mondiale, e stilare una lista delle venti persone considerate i peggiori criminali viventi…con un elenco dei loro indirizzi.

 

CONTINUA !!!

 

 

Nel prossimo numero: un nuovo quartier generale, nuove reclute e una guerra civile.